sabato, dicembre 27, 2008

28 dicembre 1908

E' l'innocente vittima di un terremoto.
Le hanno amputato braccia e gambe,
asportato un ematoma al cervello.
Eppure sopravvive.
Non è ancora morta ma agonizza da tempo.

Non sente più, per difendersi dalle mille voci dei clacson.
Non vede più, per non guardare come l'hanno ridotta.

Chi diceva di amarla, l'ha tradita con tante amanti:
con la signorina quattrini, con la lussuriosa commare malaffare, con la contessa edilizia, che di nome fa abuso.
L'hanno tradita ed abbandonata, i suoi amanti, facendole un unico regalo, una bara migliore.

Il mio regalo per Messina, è solo un ricordo,
un gesto d'amore, come portare i fiori,
sulla tomba della prima innamorata.

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