mercoledì, agosto 29, 2007

Mortelle

I miei sensi mi svegliano. Le gazze ladre gracchiano nelle mie orecchie rubadomi il sonno. L'odore dei peperoni alla griglia entra dal naso riempiendomi lo stomaco. Già sazia vado in cucina. Mio padre arriva con i giornali freschi freschi e panini al burro caldi caldi.

Mia nonna sorride, con il bicchiere di caffè freddo in mano e la sigaretta in bocca. O vice versa, poco cambia.
Mi dice sorridendo, ed imitandomi, di raddrizzare le spalle e stare composta a tavola come dice quella sua amica, tal donna Letizia.
Con il suo grembiule a fiori da casa controlla scrupolosamente che la cameriera, con lo stesso gembiule a fiori, tagli le patate simmetricamente. Mia nonna crede nella democrazia.

La cameriera è la donna più bassa e storta del mondo. Da giovane si buttò dal balcone del collegio per raggiungere il suo romeo, senza un occhio. Si è "storpiata" una gamba. Ora sono pari. La mia cameriera crede nell'uguaglianza tra i sessi.
Mio nonno fa gli esercizi in veranda. Poi, essendo uomo preciso, per compensare le calorie brucaite, mangia un gelatino al cioccolato e calcolando scientificamente la traiettoria, ne fa cadere un pezzetto sulla camicia sahariana appena lavata.
Mio nonno crede nella forza di Omino Bianco.

Mia mamma è naif, disordinata, ricciolosa. Crede nella permanente come mezzo di risparmio.
Mia nonna invece, è classica, pignola, pettinata, ma soprattutto intonata quando va al mare. Cuffia plasticosa fiorata, con costume intero a fiori.
Lei crede nella moda floreale.

A pranzo c'e' chi mangia solo il pesce fresco, chi solo di rosso e chi la frutta avariata. Perche hanno fatto la guerra e non si butta nulla.
La guerra raccontata così sembra sempre un film di indiana jones con una brutta sceneggiatura. Le mine, la prigionia, il tifo, le orecchie riattaccate, la fuga, non sono altro che il preludio di un happy end scontato, apparentemente.
La Tv si guarda solo la sera, dopo aver inforcato gli occhiali neri a punta con brillantini.
Credono ancora che le chiacchiere serali in veranda siano più gradevoli dei bellissimi di Rete4.

Seduta sul muretto del parcheggio, chiudo gli occhi.
Per un momento credo sia tutto ancora così.
Credo nella forza dei ricordi.


7 Commenti:

Alle 5:06 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Bentornata! Le tue doti di "scrittrice" sono indubbie. Raccontaci più spesso di queste atmosfere, sono belle e ci si può ritrovare qualcosa di....comune! Grazie

 
Alle 2:56 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

mi è sempre piaciuto molto come scrivi. forse dovresti farlo davvero. tipo come lavoro, ma possibile che non ci hai mai pensato? glitter

 
Alle 9:13 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Addirittura come lavoro?

 
Alle 10:25 AM , Blogger flash-me ha detto...

m'imbarazzo d'immenso ;-)

 
Alle 10:33 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Che bel post.
A tratti profumato.
A tratti accogliente e caldo.

Mi immagino la tua nonna in spiaggia, con il costume intero in tinta con la cuffia plasticosa a fiori. Magari rigorosamente truccata. Con rossetto e smalto dai toni decisi.

La mia nonna pugliese era solita recarsi così in spiaggia. Tutta in tinta. Sempre. Costume, pareo, ciabattine, rossetto e smalto.

Il tuo post profuma anche di lacca per capelli e gelsomino - che a sera esala un odore pazzesco - ( le chiacchiere serali in veranda!!! concordo siano molto meglio dei film su Rete4 )

:)

Biancaneve

 
Alle 2:33 PM , Blogger flash-me ha detto...

mia nonna usava solo lacca L'oreal, la confezione dorata, tappo bianco, con la sagoma di capelli vaporosi disegnata sopra.
ancora in commercio.
è resistente, almeno quella.

 
Alle 3:57 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Come si suol dire.
Una lacca è per sempre.

Almeno la lacca.

*_*

Biancaneve

 

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